Trattamento chimico-fisico acque
Dinamiche biologiche e chimiche nel trattamento dei reflui
I metodi di purificazione dell’acqua sono molteplici e complementari gli uni gli altri: accanto ai processi di digestione degli inquinanti, dinamica che viene operata da parte di batteri e microrganismi più complessi, lo smaltimento di particolari sostanze nocive può essere effettuato tramite un trattamento chimico-fisico delle acque reflue. La rimozione delle sostanze inquinanti non biodegradabili, come ad esempio particelle organiche o tensioattivi, idrocarburi e olii minerali, metalli pesanti, vernici, detergenti, avviene inserendo nella soluzione particolari additivi, detti reagenti. L’azione di tali agenti, essenzialmente prodotti chimici, favorisce l’agglomerazione dei corpuscoli, che successivamente vengono eliminati tramite flocculazione o, al contrario, sedimentazione. Frutto del trattamento è acqua chiarificata e fanghi, che saranno resi inattivi ed essiccati in un secondo momento.
Fasi principali di un impianto chimico-fisico
L’impianto per effettuare un trattamento chimico-fisico delle acque reflue consta di almeno tre vasche; naturalmente tale illustrazione schematica è orientativa, dal momento che le tipologie di sistema variano in base alla qualità di inquinanti e alla loro concentrazione. In un primo momento, infatti, la soluzione viene accumulata ed è sottoposta ad un processo di disoleazione. Successivamente i reflui vengono convogliati in una vasca dove avviene l’additivazione chimica: le sostanze di reazione, che possono essere in forma liquida o in polvere, sono amalgamate all’acqua tramite un agitatore che ne garantisce una distribuzione uniforme. A ciò segue, infine, il passaggio in un comparto di sedimentazione, dal quale si estrae la soluzione finalmente chiarificata.
Trattamento chimico-fisico delle acque: a chi è destinato?
Gli ambiti di lavoro nei quali si rende necessaria l’installazione di un impianto per il trattamento chimico-fisico dell’acqua sono molteplici: ovunque, infatti, si impieghino sostanze chimiche che non possono essere degradate naturalmente, occorre provvedere chimicamente con sistemi adeguati. Per incontrare le esigenze di investimento e di spazio di autolavaggi, parcheggi, piccoli laboratori artigianali, le aziende specializzate offrono un impianto chimico-fisico monoblocco, capace di condensare le fasi del trattamento e assicurare alte prestazioni.